Antonio Gaudì TOP 15

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“L’originalità consiste nel tornare alle origini”.

cit. Antoni Gaudì

Il Tempio Espiatorio della  Sagrada Familia nasconde numerosi segreti e curiosità che forse, ancora oggi, non tutti conoscono:

  • Gaudì non fu il primo progettista. Nel 1882 l’incarico fu affidato a due architetti,   Francisco de Paula del Villar y Lozano e Joan Martorell.
  • Si tratta di un’opera ABUSIVA? Gaudì nel 1883  inoltrò una formale richiesta alle autorità ma non ricevette mai una risposta. Silenzio-assenso centenario?
  • Etsuro Sotoo è il nome dell’architetto e scultore giapponese che dal 1978 ha ereditato la direzione dei lavori e coordina un team di giovani scultori e progettisti.
  • Gaudì visse gli ultimi 15 anni della sua vita nel cantiere, conducendo un’esistenza quasi monastica. Oggi è sepolto nella cripta.
  • Nel 1909 venne costruita una scuola, vicino al cantiere, per i figli degli operai che lavoravano notte e giorno alla costruzione della cattedrale.
  • Il 20 luglio del 1936, agli albori della Guerra Civile Spagnola, gruppi di anarchici anticlericali incendiarono la cripta e distrussero la maggior parte dei modelli e dei disegni originali di Gaudì.
  • Dentro una torre c’è l’ascensore, che permette a pochi fortunati di godere della splendida vista sulla città.
  • La costruzione è finanziata solo dalle donazioni dei fedeli e dai proventi dei biglietti dei milioni di visitatori che ogni anno rendono omaggio all’opera del grande maestro catalano.
  • Nel 2010 Papa Benedetto XVI la consacrò come “Basilica minore”, dopo 127 anni dall’inizio dei lavori.
  • Progetto iniziato a mano e concluso (forse) al cad. Senza la tecnologia digitale ed i software di progettazione assistita la data presuta per la fine dei lavori sarebbe ben più lontana del 2026 (centenario della morte di Gaudì).
  • “La odio e penso sia una mostruosità”, questo lo sfogo del celeberrimo artista Pablo Picasso.
  • “Il mio Cliente non ha alcuna fretta. Dio ha tutto il tempo del mondo”. Questa la risposta del maestro alle insistenti richieste di tempistiche precise.
  • Dalla pietra al calcestruzzo; con il passare degli anni sono cambiate anche le tecnologie costruttive. Vicino alle opere iniziali realizzate in pietra calcarea, laterizio, granito e porfido, si possono vedere le più recenti strutture in cemento armato.
  • 150 anni presunti per completare l’opera, sono un tempo smisurato se paragonato ai 20 anni che furono necessari per la Piramide di Cheope ed ai 200 anni in cui fu costruita la Grande Muraglia Cinese.
  • L’opera di Dio non può essere superata. Infatti la torre maggiore è alta 172 metri, leggermente meno del Montjuic, punto più alto della città.

 

 

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