Inception : un sogno divenuto realtà

ARCHITETTI&POPCORN

Titolo originale Inception
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d’America, Regno Unito
Anno 2010
Durata 148 min
Rapporto 2,40 : 1
Genere azione, fantascienza, thriller, drammatico
Regia Christopher Nolan
Soggetto Christopher Nolan
Sceneggiatura Christopher Nolan
Produttore Christopher Nolan, Emma Thomas
Produttore esecutivo Chris Brigham, Thomas Tull
Casa di produzione Syncopy Films, Warner Bros., Legendary Pictures
Distribuzione (Italia) Warner Bros.
Fotografia Wally Pfister
Montaggio Lee Smith
Effetti speciali Chris Corbould, Paul J. Franklin, Andrew Lockley, Peter Bebb
Musiche Hans Zimmer
Scenografia Guy Hendrix Dyas
Costumi Jeffrey Kurland
Trucco Fulvio Pozzobon, Estelle Tolstoukine

 

In effetti credevo che progettare un sogno riguardasse l’aspetto visivo, ma ha più a che fare con le sensazioni, l’atmosfera. Ma che succede quando cominci a giocare con la fisica di tutto questo?  

cit. Ariadne – Inception

 

Inception-movie-image

La struttura del film prende forma dal concetto e dall’esperienza del sogno lucido, uno stato di coscienza particolare, nel quale un’individuo è in grado d’interagire attivamente durante tutta la fase onirica. Da qui viene costruita una trama che ha il ritmo dell’action movie, designando questa pellicola come uno dei capolavori più acclamati dell’ultimo decennio.

Gli architetti, strano a dirlo, ricoprono un ruolo fondamentale dentro e fuori la produzione del film. La capacità di costruire con l’immaginazione scenari paradisiaci quanto infernali è un super-potere che ci contradistigue da sempre.

Il designer cipriota Stelios Mousarris, affascinato come tutti noi dalle splendide scenografie volute da Nolan e realizzate da Guy Hendrix Dyas, ne ha tratto ispirazione per la creazione dei suoi Wave City Table & Coffe Table.

 

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Grazie all’aiuto di stampanti 3d e tanta pazienza, ha creato una versione in miniatura di uno skyline urbano che si curva su se stesso, pensando di farne un curioso oggetto di design.

Il risultato è decisamente suggestivo.

Sarà interessante vedere quante altre situazioni emerse nel film si riveleranno un giorno come qualcosa di reale e quotidiano come questo Wave city Table, ma per adesso possiamo solamente limitarci a sognarle.

 

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