Ebbene si, ci siamo arrivati! Nella nostra contemporanea società semi-robotica siamo giunti finalmente al sacro Graal del mangiatore pigro : la stampante 3d per alimenti. Vediamo in breve di cosa si tratta.
Si configura come una qualsiasi stampante 3d in commercio al giorno d’oggi, proprio come una di quelle utilizzate per eseguire rapidamente prototipi fisici di parti meccaniche, oppure di oggetti finiti.
Ma forse ancora pochi hanno pensato che si potesse creare un’ opera gastronomica con questi spettacolari macchinari. La tecnica di stampa è praticamente identica a quella delle sorelle maggiori, mentre a cambiare è il materiale utilizzato, che nel nostro caso deve necessariamente essere commestibile.
Dal cioccolato alle miscele alimentari “custom” utili per realizzare prodotti con particolari proprietà nutritive.
Alcuni ristoranti in Europa e negli Stati Uniti hanno deciso di strutturare la propria linea di produzione sull’utilizzo sistematico di questi dispositivi nella preparazione delle portate. Dall’antipasto al dolce, tutto realizzato con macchinari come la Foodini oppure la Sigma e ancora la Delta 20 40.
Non solo gourmet
Qualcuno avanza l’ipotesi che questa rivoluzionaria tecnologia possa addirittura risolvere l’annoso problema della scarsità di cibo in alcune zone del pianeta; la facile trasportabilità di strumenti e prodotti, infatti, consentirebbe quasi a chiunque di poter usufruire di queste macchine, implementando di volta in volta il materiale più adeguato dal punto di vista nutrizionale.
Sulla stessa lunghezza d’onda si assesta il governo degli Stati Uniti che prevede l’utilizzo di cibi prodotti da stampanti 3d per le razioni da somministrare ai soldati in missione di guerra.
Gli scenari in cui si può affermare questa nuova cultura culinaria non finiscono qui; infatti un gruppo di giovani progettisti che si è presentato sotto il nome di The Ninjas, hanno pensato di proporre la prima Sky Kitchen da installare sugli aerei di linea.
La possibilità di superare i problemi di cottura e stoccaggio dei cibi negli aeromobili potrebbe risolversi con la preparazione…pardon…la stampa di pietanze sempre fresche.