Nata dalla matita dell’architetto Angelo Colla (1827-1892) su commissione dell’industriale cotoniero Cristoforo Benigno Crespi, la villa, in stile eclettico-moresco, venne donata alla Signora Pia Travelli Crespi come gesto d’amore.
Non esistono strutture simili in tutto il lago d’Orta. Lo stile che rievoca le atmosfere dell’assolata Baghdad è stato scelto dal Signor Crespi per portare il mistero e l’eleganza del Medio Oriente nella splendida località Piemontese.
A partire dal 1999, in seguito ad un’accurata ristrutturazione, Cinzia ed Antonino Cannavacciuolo intraprendono la strada che li porterà a donare nuovo splendore alla struttura, designandola come sede della loro attività.
Sormontata da un magnifico minareto, Villa Crespi si erge dalle sponde del lago come una sirena; è praticamente impossibile confonderla con le altre costruzioni, anche coeve.
Un luogo dove architettura e cucina si sposano in una sinfonia di note e colori, dove sapori semplici ed aristocratici convogliano a nozze con l’estasi prodotta dalle decorazioni e dagli stucchi.
La qualità della cucina rende giustizia alla qualità degli ambienti e delle decorazioni, quasi più coerenti con un luogo sacro che con una residenza.
Lo chef Cannavacciuolo, infatti, non perde occasione di ricordare come abbia creato un vero e proprio Tempio del Gusto. Non armatevi di macchina fotografica quando vi recate a Villa Crespi; il ricordo di certe esperienze non può essere riassunto in una semplice fotografia.