Work of (too much?) Art: ICONE tatuate

EDIFICItatuati

 

Autore Giusy Mazzarella

Negli ultimi anni si sta riscontrando un lento e graduale cambiamento dell’opinione pubblica rispetto al tema del murale. Non è raro passeggiare per le strade di una città e imbattersi in quella che, dalla maggior parte dei cittadini, viene considerata una vera e propria opera d’arte a cielo aperto.

Ma cosa succederebbe se uno di questi apparisse sulla facciata di una celebre architettura? Potrebbe ancora considerarsi una grande creazione o sarebbe considerato puro abominio?

Si è provato ad immaginare ironicamente questo scenario, trasponendo famosi murales sull’involucro di famose architetture presenti nella stessa area, così da ipotizzare stessi criteri di valutazione e stessi background culturali alla base del giudizio.

Ma la domanda trova difficilmente una risposta: quale è, davvero, il limite tra arte e vandalismo?

 

Zaha Hadid, MAXXI
Zaha Hadid, MAXXI. Roma (Italia) Credits: Edoardo Moruzzi Photographer

 

Adalberto Libera, Palazzo dei Congressi
Adalberto Libera, Palazzo dei Congressi. Roma (Italia)

 

Walter Gropius, Staatliches Bauhaus
Walter Gropius, Staatliches Bauhaus. Dessau (Germania)

 

Le Corbusier, Ville Savoye
Le Corbusier, Ville Savoye. Poissy (Francia)

 

Álvaro Siza, Padiglione Portoghese.
Álvaro Siza, Padiglione Portoghese. Lisbona (Portogallo)

 

Frank Lloyd Wright, Guggenheim Museum
Frank Lloyd Wright, Guggenheim Museum. New York City (New York)

 

Alejandro Aravena, UC Innovation Center
Alejandro Aravena, UC Innovation Center. Santiago del Cile (Cile) Credits: Nico Saieh Photographer| ELEMENTAL

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