Gli standard dimensionali con cui sono progettati edifici ed oggetti di design, sono generalmente calibrati sulle proporzioni dell’uomo Vitruviano: un individuo adulto alto circa 180 cm il cui ingombro è di circa 60 cm.
La realtà però si rivela essere ricca di fuori standard, alcuni più evidenti altri meno. Alti, bassi, con ridotte capacità motorie o sensoriali ci troviamo tutti i giorni ad affrontare continue variazioni sul tema.
Questioni antropometriche
L’antropometria è la scienza che studia le misure del corpo umano nella sua totalità e nelle sue parti, principalmente per fini statitistici. Come un sarto ci prende le misure sotto molti punti di vista ed un’applicazione dei suoi principi si esprime nell’ergonomia. Da sempre di grande interesse per gli artisti del Rinascimento come Leonardo da Vinci e Leon Battista Alberti, venne utilizzata erroneamente nell’Ottocento da parte del luminare Marco Ezechia Lombroso per individuare i tratti della devianza criminale.
ARCHITETTURA fuoriMISURA: L’obesità
Dovete sapere che circa 25 milioni di italiani sono stati dichiarati obesi o in sovrappeso secondo i dati istat del 2017/2018. È curioso notare come l’argomento venga trattato principalmente a livello sanitario, sociale, culturale ma non dimensionale.
Se non saremo in grado di invertire questa tendenza ad “allargare” le nostre dimensioni, attraverso gli strumenti messi a disposizione dalla medicina e dalla psicologia, toccherà a noi architetti metterci una pezza…. come al solito! Saremo costretti a rivedere completamente i concetti antropometrici alla base della progettazione di case, automobili, scuole, uffici e ospedali… ma non solo!
In altre parti del mondo sono già corsi ai ripari e nel 2017 è nato il primo Resort Over Size, dove chi è gravemente in sovrappeso può godere di un trattamento ad hoc per le proprie esigenze. Si trova ad Eleuthera, un’isola delle Bahamas, e presenta diverse soluzioni progettuali mirate ad accogliere e coccolare una clientela fuori misura.
Immaginate quindi che una persona di circa 200 kg vi chieda di progettare casa sua. Quali sono gli interventi “fuori standard” che potrebbero migliorare la qualità di vita del nostro cliente?
Ne abbiamo ipotizzato alcuni:
CUCINA – “L’ambiente più mobile”
- Di solito il luogo dove ci si muove di più, bisognerà quindi “accorciare” le distanze per ridotta capacità motoria. No cassetti bassi, no pensili alti.
- Solo cucine abitabili o angoli cottura su open space.
- Aumentare le dimensioni standard di apertura/passaggio/stazionamento di almeno 40 cm.
- Frigo con allarme integrato per tentare la dieta.
SOGGIORNO – “L’ambiente più comodo”
- Mobili sopesi per utilizzo di robot pulitore.
- Prese elettriche solo a 110 cm dal pavimento.
- Ricordatevi che un divano da 2 vale per 1.
- Luci ad attivazione sonora.
CAMERA DA LETTO – “L’ambiente più intimo”
- Letto KING SIZE rinforzato ( 200 x 200 ).
- Eventuali supporti per facilitare l’accesso al letto.
- Tenere in considerazione l’ingombro dei vestiti per il dimensionamento delle armadiature.
BAGNO – “L’ambiente più complicato”
- Porte sempre > 90 cm di larghezza.
- Doccia rigorosamente con seduta integrata.
- No sanitari sospesi.
- No bidet, ma wc con doccino integrato.
- No box doccia per una maggiore sicurezza.
- Pavimento antisdruciolo.
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